Se tu vuoi arrivare al Giardino di Mezzo Respiro, ricorda:
“Si dice che si trovi tra due battiti del cuore, nell’istante in cui non si sa se si sta per piangere o per sorridere.”
Il suo vero nome è stato dimenticato dagli uomini, ma tra le farfalle viene ancora sussurrato:
«Sopravviene nei silenzi», dicono, «dove il tempo si accuccia a riposare».
Tu dirai: Come si arriva lì?
Non esiste mappa, né sentiero.
Ma chi desidera davvero trovarlo deve prima attraversare: “I Tre Ascolti”:
1. “Ascolta il mondo che tace”:
Siediti in un luogo dove nulla si muove, e resta fermo finché percepirai il suono di qualcosa che non fa rumore: il ronzio della luce sul muschio, il respiro dei sassi addormentati.
2. “Ascolta ciò che hai dimenticato”:
Dentro di te c’è un ricordo che non ti appartiene — forse è un sogno d’infanzia, o una storia che qualcuno non ti ha mai raccontato. Quando ne sentirai l’eco, sarai a metà strada.
3. “Ascolta chi non ha voce”:
Parla con una creatura che non può risponderti: un albero, un insetto, l’acqua. Ma fallo con rispetto, come si parla a un re. Se il tuo cuore si alleggerisce, sei pronto.
Solo allora la Polygonia c-album, ti verrà incontro e — se sei degno — si poserà sul tuo dito, mostrandoti una via che non appare né su terra né in sogno.
E lì, tra le foglie color del tempo, potrai entrare nel “Giardino di Mezzo Respiro”.
Ma ricordati: non si può cercarlo, solo invitarlo a mostrarsi.

(Immagine create con supporto AI (Microsoft Copilot), editing luci e colori da parte mia.)
Tutto è, e non è niente
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